Sono sei le tappe del percorso con il quale Bertinoro rende omaggio al sommo Dante, proponendo un itinerario che tocca altrettanti luoghi del territorio legati alla sua memoria. In ognuna delle tappe del percorso, che dalla Pieve di Polenta arriva sino alla Rocca Vescovile passando per la Colonna delle Anella simbolo dell’ospitalità romagnola, è stata collocata una piccola stele con mappa e QRcode, attraverso il quale il visitatore non solo può conoscere la storia del luogo, ma, con l’aiuto del proprio cellulare, immergersi nella fascinosa atmosfera dantesca grazie a sei voci d’eccezione.
DANTEinORO
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Punti di interesse
Pieve di San Donato di Polenta
Tra le discrete navate della Pieve di Polenta Dante si è raccolto in preghiera e Francesca ha temprato gli ardenti occhi al riso, così ricorda il Carducci ispirato dalla bellezza semplice di questo luogo in cui una luce tenue dalle finestre illumina le antiche sculture dei capitelli, come una poesia, un pezzo di eternità.
Giosué Carducci
Inaugurata nel 1932, a venticinque anni dalla morte del poeta che con la sua "Ode alla Chiesa di Polenta" ha ricordato il valore della Pieve per l'Italia, cantando l'ospitalità offerta al sommo poeta Dante da parte di Guido da Polenta.
Cipresso di Francesca
Mitico cipresso a ricordo del luogo in cui Francesca sostava in romantica contemplazione. L'albero originale, distrutto da un fulmine alla fine dell'800, fu sostituito con un nuovo cipresso da Giosuè Carducci nel 1897.
Colonna dell’Ospitalità
Eretta per volontà di Guido del Duca, che Dante incontra nel XIV del Purgatorio, è il simbolo di quella gara nella virtù della cortesia che, invogliando gli animi all'ospitalità, fece grande Bertinoro nel corso del '200 e, ancora oggi, fa celebrare un Rito che continua ad insegnare ai cittadini di questo borgo e di tutta la Romagna il valore dell'accoglienza.
Palazzo Ordelaffi
Dante giunto in Romagna trova ospitalità presso Scarpetta Ordelaffi, signore di Forlì e di Bertinoro, una delle famiglie ghibelline romagnole più potenti, che all'inizio del '300 avevano costruito il loro palazzo nel cuore del borgo. Il restauro degli anni '30 del secolo scorso ha ridato vita alle merlatura a coda di rondine, ricordo della militanza antipapale che rivendicava la libertà per questa terra.
Rocca di Bertinoro
Uno dei primi lunghi inverni d’esilio Dante lo trascorse nella Rocca di Bertinoro, sotto la protezione di Scarpetta Ordelaffi. Affacciato al naturale terrazzo offerto dalla corte interna da dove ora si ha accesso al Museo Interreligioso, mentre la nebbia si dileguava lentamente col crescere del giorno, poteva guardare la pianura fino alla marina dove il Po discende.